MOSAICI
' la frutta '
mosaico in pietra naturale ( dim. 1.00 x 1.20)
anno 1998
Realizzato nel 1998, rappresenta un cesto di frutta sempre in un contesto di forme di bottiglie tagliate a metà, sfasate e di colori diversi.
Anche in questo caso, le fotografie non permettono di percepire l'effetto rilievo dato dalle pietre
Tipologia delle pietre naturali usate:
azul bahia - biancone - giallo onice - giallo siena - lumachello marrone
nero assoluto - perlato sicilia - pietra serena - pietra serena dorata - repen
rosa corallo - rosso alicante - rosso daniel - rosso francia - rosso laguna
rosso rubino - rosso stalattite - rosso verona - trani
verde aosta - verde cipollino - verde guatemala
MOSAICI
' il vaso '
mosaico in pietra naturale ( dim. 1.00 x 1.20)
anno 1998
Realizzato nel 1998, rappresenta un semplice vaso in un contesto di forme di bottiglie tagliate a metà, sfasate e di colori diversi.
Le fotografie non permettono di percepire l'effetto rilievo dato dalle pietre voluto come se si trattasse di un bassorilievo.
dettaglio
dettaglio
Tipologia delle pietre naturali usate:
azul bahia - bardiglio - basalto - biancone - blu cristal - giallo onice - giallo siena - lumachello marrone - nero assoluto - pietra serena - pietra serena dorata - rosa corallo - rosso alicante - rosso daniel - rosso francia - rosso laguna - rosso persiano - salomè - trani - travertino romano - verde guatemala
MOSAICI
' la città '
mosaico in pietra naturale ( dim. 2.15 x 1.35 )
anno 1997
Nel 1997 decidemmo, io e Anna, di realizzare un mosaico che rappresentasse una città immaginaria che trasmettesse, con le tessere che lo compongono, in un gioco di forme, di volumi, di zone chiare e scure, una città che risaltasse in un cielo di assoluta fantasia, ricco solo dei suoi molteplici movimenti e colori.
Una città viva........ma distante da tutti i suoi rumori.
dettaglio
dettaglio
Tipologia delle pietre naturali usate:
bardiglio - basalto - bianco carrara - biancone - blu cristal - breccia aurora - breccia marrone - calacatta - giallo onice - giallo siena - grigio egeo - lumachello marrone - nero assoluto - perlato sicilia - pietra dorata - pietra serena - repen - rosa corallo - rosa portogallo - rosso alicante - rosso assisi - rosso collemandina - rosso daniel - rosso francia - rosso laguna - rosso levanto - rosso rubino - rosso stalattite - rosso verona - salomè - trani - travertino noce - travertino romano - verde guatemala
Il volontariato insegna a stare insieme
Da quando si è diffusa la notizia che nel nostro Paese sono state uccise molte donne, si è acceso un dibattito per cercare di capire le caratteristiche e le cause di questi femminicidi.
In genere, queste donne sono state uccise dai loro mariti o compagni, in qualche caso dai fratelli o comunque da un familiare.
Perchè tutto questo?
Gli specialisti danno risposte diverse, ma in generale si può dire che questo problema sta dentro quello più ampio dei rapporti tra le persone nel nostro contesto sociale, rapporti che sembrano sempre più segnati dalla conflittualità e dall'aggressività.
I sintomi sono visibili e numerosi, nella coppia e nella famiglia, nei gruppi sociali, sul lavoro, nei condomini.
Adesso l'opinione pubblica è concentrata sul problema dei femminicidi e dello stalking, ma fino a pochi mesi fa si segnalava il moltiplicarsi di aggressioni nei confronti dei gay.
Quelle che coinvolgono gli immigrati non fanno neanche più notizia.
L'incapacità di affrontare i conflitti è palese anche nel numero spropositato di cause legali a seguito di liti condominiali:.....televisori ad alto volume,.....bambini che giocano in cortile,.....abitudini culinarie che lasciano cattivi odori sulle scale.....cose della vita quotidiana diventano problemi insormontabili senza l'aiuto di avvocati e giudici.
Alla base dello stalking, dei femminicidi e delle altre forme di aggressività, c'è una concezione dei rapporti basati sul possesso, sull'affermazione di sè attraverso il dominio sull'altro, che porta a non riconoscergli più autonomia e possibilità di scelta.
Questi rapporti nascono dall'idea che il mondo possa e debba essere controllato, per cui chi non si lascia controllare va distrutto.
Ma le difficoltà a stabilire rapporti interpersonali positivi, basati sul dialogo e sulla fiducia è anche strettamente correlata alla conflittualità sociale.
I conflitti crescono dentro il mondo del lavoro, che si frantuma ogni giorno di più, aumentando il senso di insicurezza.
Un'insicurezza che è in famiglia (il numero delle separazioni cresce), è nei servizi che mancano, nei trasporti che non funzionano, tra i giovani senza futuro, nel confronto con il mondo dell'immigrazione.
Tutto questo segna profondamente la capacità delle persone di "stare assieme".
Ed è proprio su questo stare assieme che il volontariato può giocare un ruolo fondamentale.
Al di là dei servizi e dei progetti che porta avanti, esso è infatti una realtà che costruisce relazioni, e relazioni significative, cioè che portano significato nella vita delle persone.
Propone infatti un modello di rapporti basati sulla solidarietà invece che sulla competizione, sul rispetto del bene comune che sull'appropriazione, sul prendersi cura invece che sulla prevaricazione.
E' all'interno di queste relazioni che la gente impara a valorizzare le diversità, ad accogliere le debolezze degli altri, ad affrontare e superare i conflitti.
Ed è all'interno di queste relazioni che chi è emarginato viene rimesso al centro, chi è solo entra in comunicazione con gli altri, chi è chiuso nel proprio piccolo mondo entra in rete.Questo tipo di relazioni fa bene non soltanto alle singole persone, ma a tutta le società, perché le potenzialità nascoste delle persone e dei gruppi vengono "tirate fuori" e rimesse in gioco.
In fondo, è anche in questo modo che si crea capitale sociale.
Insomma.....il "volontariato" testimonia che "un altro mondo è possibile".
In genere, queste donne sono state uccise dai loro mariti o compagni, in qualche caso dai fratelli o comunque da un familiare.
Perchè tutto questo?
Gli specialisti danno risposte diverse, ma in generale si può dire che questo problema sta dentro quello più ampio dei rapporti tra le persone nel nostro contesto sociale, rapporti che sembrano sempre più segnati dalla conflittualità e dall'aggressività.
I sintomi sono visibili e numerosi, nella coppia e nella famiglia, nei gruppi sociali, sul lavoro, nei condomini.
Adesso l'opinione pubblica è concentrata sul problema dei femminicidi e dello stalking, ma fino a pochi mesi fa si segnalava il moltiplicarsi di aggressioni nei confronti dei gay.
Quelle che coinvolgono gli immigrati non fanno neanche più notizia.
L'incapacità di affrontare i conflitti è palese anche nel numero spropositato di cause legali a seguito di liti condominiali:.....televisori ad alto volume,.....bambini che giocano in cortile,.....abitudini culinarie che lasciano cattivi odori sulle scale.....cose della vita quotidiana diventano problemi insormontabili senza l'aiuto di avvocati e giudici.
Alla base dello stalking, dei femminicidi e delle altre forme di aggressività, c'è una concezione dei rapporti basati sul possesso, sull'affermazione di sè attraverso il dominio sull'altro, che porta a non riconoscergli più autonomia e possibilità di scelta.
Questi rapporti nascono dall'idea che il mondo possa e debba essere controllato, per cui chi non si lascia controllare va distrutto.
Ma le difficoltà a stabilire rapporti interpersonali positivi, basati sul dialogo e sulla fiducia è anche strettamente correlata alla conflittualità sociale.
I conflitti crescono dentro il mondo del lavoro, che si frantuma ogni giorno di più, aumentando il senso di insicurezza.
Un'insicurezza che è in famiglia (il numero delle separazioni cresce), è nei servizi che mancano, nei trasporti che non funzionano, tra i giovani senza futuro, nel confronto con il mondo dell'immigrazione.
Tutto questo segna profondamente la capacità delle persone di "stare assieme".
Ed è proprio su questo stare assieme che il volontariato può giocare un ruolo fondamentale.
Al di là dei servizi e dei progetti che porta avanti, esso è infatti una realtà che costruisce relazioni, e relazioni significative, cioè che portano significato nella vita delle persone.
Propone infatti un modello di rapporti basati sulla solidarietà invece che sulla competizione, sul rispetto del bene comune che sull'appropriazione, sul prendersi cura invece che sulla prevaricazione.
E' all'interno di queste relazioni che la gente impara a valorizzare le diversità, ad accogliere le debolezze degli altri, ad affrontare e superare i conflitti.
Ed è all'interno di queste relazioni che chi è emarginato viene rimesso al centro, chi è solo entra in comunicazione con gli altri, chi è chiuso nel proprio piccolo mondo entra in rete.Questo tipo di relazioni fa bene non soltanto alle singole persone, ma a tutta le società, perché le potenzialità nascoste delle persone e dei gruppi vengono "tirate fuori" e rimesse in gioco.
In fondo, è anche in questo modo che si crea capitale sociale.
Insomma.....il "volontariato" testimonia che "un altro mondo è possibile".
La mia....isola Italia
a ovest con il Mar Ligure e il Mar Tirreno;
a est con il Mare Adriatico;

S.S.LAZIO.....Campionato di serie A 2014-2015
Campionato di serie A
2014-2015
SPORT - S.S.LAZIO.....Coppa Italia 2008-2009
Coppa Italia
2008-2009
La Coppa Italia 2008-2009 è stata la 62ª edizione della manifestazione. È iniziata il 9 agosto 2008 ed è terminata il 13 maggio 2009 ed ha visto la vittoria della Lazio contro la Sampdoria. Per il settimo anno consecutivo arriva in finale una squadra di Roma, in quattro occasioni ha vinto una squadra della Capitale (due a testa per Lazio e Roma).
Sintesi
Terzo turno
Lazio 5 - 1 Benevento
Quarto turno
Lazio 2 - 0 Atalanta
Ottavi di finale
Inter 3 - 1 Genoa (dts)
Roma 2 - 0 Bologna
Sampdoria 2 - 1 Empoli
Udinese 8 - 7 Reggina (dcr)
Milan 1 - 2 Lazio (dts)
Fiorentina 0 - 1 Torino
Napoli 3 - 1 Salernitana
Juventus 3 - 0 Catania
Quarti di finale
Inter 2 - 1 Roma
Udinese 2 - 5 Sampdoria (dcr)
Lazio 3 - 1 Torino
Juventus 4 - 3 Napoli (dcr)
Semifinali
Sampdoria 3 - 1 Inter
(Andata 3-0 Ritorno 0-1)
Lazio 4 - 2 Juventus
(Andata 2-1 Ritorno 2-1)
Finale
(LAZIO 1 - 1 Samporia)
(dopo i tempi supplementari)
Lazio
Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov, Brocchi,
Dabo, Ledesma, Foggia, Pandev, Zarate
Allenatore: Delio Rossi
Sampdoria
Castellazzi, Campagnaro, Lucchini, Accardi, Stankevicius, Sammarco,
Palombo, Franceschini, Pieri, Pazzini, Cassano
Allenatore: Walter Mazzarri
Reti: 4° Zarate (L), 30° Pazzini (S)
Tiri di rigore
Cassano
(S) Ledesma
(L) 0 - 1
Palombo
(S) Rocchi
(L) 1 - 1
Pazzini
(S) Rozehnal
(L) 2 - 2
Gastaldello
(S) Kolarov
(L) 3 - 3
Accardi
(S) Zarate
(L) 4 - 4
Delvecchio
(S) Lichtsteiner
(L) 5 - 5
Campagnaro
(S) Dabo
(L) 5 - 6
Lazio 5 - 1 Benevento
Quarto turno
Lazio 2 - 0 Atalanta
Ottavi di finale
Inter 3 - 1 Genoa (dts)
Roma 2 - 0 Bologna
Sampdoria 2 - 1 Empoli
Udinese 8 - 7 Reggina (dcr)
Milan 1 - 2 Lazio (dts)
Fiorentina 0 - 1 Torino
Napoli 3 - 1 Salernitana
Juventus 3 - 0 Catania
Quarti di finale
Inter 2 - 1 Roma
Udinese 2 - 5 Sampdoria (dcr)
Lazio 3 - 1 Torino
Juventus 4 - 3 Napoli (dcr)
Semifinali
(Andata 3-0 Ritorno 0-1)
Lazio 4 - 2 Juventus
(Andata 2-1 Ritorno 2-1)
Finale
LAZIO 6 - 5 Sampdoria
-----------
(dopo i tempi supplementari)
Lazio
Muslera, Lichtsteiner, Siviglia, Rozehnal, Kolarov, Brocchi,
Dabo, Ledesma, Foggia, Pandev, Zarate
Allenatore: Delio Rossi
Sampdoria
Castellazzi, Campagnaro, Lucchini, Accardi, Stankevicius, Sammarco,
Palombo, Franceschini, Pieri, Pazzini, Cassano
Allenatore: Walter Mazzarri
Reti: 4° Zarate (L), 30° Pazzini (S)
Tiri di rigore
Cassano
(L) 0 - 1Palombo
(S) Rocchi Pazzini
(S) Rozehnal
(L) 2 - 2Gastaldello
(S) Kolarov
(L) 3 - 3Accardi
(S) Zarate
(L) 4 - 4Delvecchio
(S) Lichtsteiner
(L) 5 - 5Campagnaro
(L) 5 - 6
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